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Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 1 Luglio









ADDIO FREDDO GLACIALE

Ore 4.20 suona la sveglia, mi lavo i denti e vado alla "reception" per lasciare "l'albergo": è tutto chiuso, non c'è nessuno, busso ad una porta vicino alla cucina ed escono due barboncini e la padrona scusandosi per essersi presa a letto e non avermi svegliato (ma dai!), alle 4.40 arriva puntuale il taxi.
Prima di tutto mi voglio assicurare che m costi effettivamente 5000 pesos, visto che qui mi sembrano tutti un po' facilitoni ma il tassista mi conferma l'importo ed ha la faccia da buono, si è guadagnato la mancia.
Parto con un po' d'ansia per il biglietto, spero che non mi inculino con la storia del pagarlo in aeroporto. Arrivo alle 5.10 (alla faccia dei 10 minuti!) e giunge quindi il grande momento.
Vado al check-in di Sky Chile e spiego la situazione ad una signora: mi dice che "noi spagnoli" non posiamo pagare con carta di credito europea on-line e che il biglietto mi costerebbe circa 110 euro. Le rispondo (scusate l'espressione) che è una gran cagata! Ma com'è possibile che una compagnia aerea non consenta acquistare on-line ai non cileni? E sopratutto sono italiano, e síiiii, siamo stati eliminati al primo turno! La mia incazzatura sembra funzionare, il prezzo magicamente si abbassa di 30 euro e quindi lo prendo, rimettendoci circa 10 euro rispetto al prezzo del sito. L'imbraco apre circa 20 minuti dopo e alle 6.30 parte puntuale il volo.
E' un volo particolare, non l'avevo mai visto prima in vita mia: fa fermate come un autobus, infatti la destinazione è Santiago ed io devo scendere alla prima!
Dopo il decollo le hostess passano subito con il carellino e qui una dolcissima sorpresa per iniziare la giornata: nonostante sia un volo di sole due ore c'è la colazione inclusa! E che colazione, senza dubbio la migliore della mia esperienza in volo: un'omelette con salsiccia e pomodori, una toast, pane burro e marmellata, caffè, succo, macedonia e una fetta di brownie. Care (in tutti i sensi) compagnie europee imparate! Vueling e Iberia in primis!
L'aereo arriva come previsto a Puerto Montt alle 8.30 e mi aspetta un'altra grande sorpresa: c'è già il sole!
Prendo il primo bus per il centro e alle 9.15 circa sono in città.
L'impatto olfattivo è veramente importante: Puerto Montt è una delle città più ricche del Cile (nonostante il centro sia completamente trasandato) e la sua crescita economica è dovuta alla pesca e all'esportazione di molluschi e salmoni.. e si vede! Anzi... si sente: TUTTO e TUTTI puzzano di pesce! È pieno di ambulanti (anche bambini) che vendono cozze, ostriche, salmoni e trote.
Tuttora non so bene che cosa visitare qui, so solo che è la migliore città per vedere la regione dei laghi e vulcani del Cile e la famosa isola di Ciloè, dove la gente vive in palafitte.
Vado quindi in stazione e prendo il primo biglietto per il capoluogo dell'isola (Ancud), che secondo la mia fedele guida vale la pena di vedere.
Visto che ho circa mezzora di attesa ne approfitto per fare un giretto per la stazione e mi ferma una guida di un'agenzia che mi propone un tour per oggi nella regione, con il quale poter andare a vedere i vulcani e i laghi più importanti e la cascata dei "Saltos" (la tipica cartolina del Cile).
Mentre parlo con lui il pavimento trema, lo associo ai numerosi autobus in folle che ci sono nel parcheggio, poi trema di nuovo, poi un'altra volta ancora: comincio a preoccuparmi e chiedo spiegazioni, la guida mi riponde che qui è normale, c'è un'intessisima attività sismica e in tutta la regione si registrano circa 1000 scosse al giorno, cazzo!
Il prezzo non è male (molto più ragionevole rispetto all'Argentina), torno in biglietteria e posticipo il biglietto a domani mattina alle 7.
Il giro inizia alle 11 e sono appena le 10, quindi vado in cerca di un hostal per domire. Qui è proprio un porto: non ci sono turisti e la qualità degli alberghi è indecente, c'è qualche 4 stelle che non mi posso (o meglio non mi voglio) permettere e una montagna di residence loschissimi dove dormono i pescatori (soli o accompagnati a pagamento, n.d.b.): mi fanno tuti schifo e non ho molto tempo, prendo quello più economico (circa 7 euro per una stanza singola con bagno in comune col piano). Non c'é il gelo di Punta Arenas, però fa comunque molto freddo e la camera non ha riscaldamento, la stanza è peggio di un cesso, ma a ci sono a disposizione molte coperte.
Torno in stazione e si parte, già solo a pochi kilometri da Puerto Montt il paesaggio cambia drasticamente, tutto verde, una magnifico sfondo di vulcani innevati, tra cui spicca l'Osorno, che secondo il National Geographic è il più bello al mondo, le poche case che ci sono tutte variopinte. Il tempo è di una instabilità incredibile: in solo un'ora pioggia-sole-arcobaleno, pioggia-sole-arcobaleno, la guida spiega che è così tutto l'anno e non c'è mai un giorno senza pioggia, come del resto senza sole.
Andiamo a vedere dei paesetti molto carini, con fortissime influenze tedesche, poi finiamo in una casa sperduta a mangiare salmone e trota, senza dubbio i migliori della mia vita.
Nel mio gruppo ci sono una ragazza peruviana (Lourdes), una coppia di cileni e un uruguayano con sua figlia (super simpatica). Lourdes è molto esperta della sua terra e mi dà un sacco di consigli sul Perù. Dopo pranzo ci avvicianiamo al vulcano Osorno (incrociando volpi grigie!) e andiamo a vedere i famosi Saltos e facciamo una navigazione in un lago. Veramente bellismo.
Alle 6 torniamo a Puerto Montt, e la guida mi propone un altro tour per domani per visitare l'isola, scontandomi la differenza del costo del biglietto che ho già comprato dal prezzo del giro (che disperato!). Gli dico di no, ho bisogno di farmi gli affari miei, di risparmiare e oltretutto Ciloè, a differenza della regione che senza il noleggio di un'auto sarebbe impossibile, è abbastanza facile da visitare grazie ai numerosi autobus che collegano le città dell'isola.
Vado a mangiare qualcosa con Lourdes (panino con l'immancabile guacamole, che qui si chiama "palta", lo mettono dappertutto e un "schop", ossia una birra media), poi ci salutiamo ma non sarà un addio: lei domani andrà a Bariloche (Argentina), giusto dove andrò io dopo domani, quindi ci rivedremo.
Alle 21.30 torno in albergo e mi faccio una doccia: per fortuna c'è l'acqua calda, però il bagno è proprio infame, le pareti sono di cartone e per terra c'è di tutto e di più...
Vado a letto massacrato, però innanzitutto stendo il sacco a pelo sotto le lenzuola, non voglio stare a contatto diretto con quello schifo! Chissà cosa ci avranno fatto e chissà se lo hanno lavato! La TV in dotazione prende solo un canale di sport, parlano solo di mondiali e mi addormento come un sasso.

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