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Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 11 Luglio












LA GRIGIA CAPITALE

Mi sveglio alle 8 ed esco solo per vedermi TUTTA la città in una mattinata, perchè alle 14.30 non posso perdermi la finale.
Vado a visitare tre musei (gratis la domenica), tra cui quello delle Belle Arti, il cui ingresso principale è stato pesantemente danneggiato dal terremoto (vedere foto).
Alle 14 segno la ultima X delle cose da vedere sulla cartina della città e mi fiondo in metro per andare al bar sportivo più famoso di Santiago per assistere alla partita.
Da bravi cileni i gestori del bar NON chiudono le porte e passo tutte le due ore e mezza di partita bevendo birra e tremando di freddo.
Che fastidio, tuttora nessuno è riuscito a spiegarmi perchè con -3 gradi gli esercizi pubblici non chuidano le porte (oltre a non esere dotati di riscaldamento).
Nel dopo partita passo per un bar gonfio di spagnoli in festa, ma io volevo che vincese l'Olanda, quindi mi dirigo alla collina di San Cristobal per ammirare il tramonto dal punto più alto di Santiago.
Scendendo, per colpa del buio mi perdo e sbuco per un'uscita che è a circa 8 km dal mio ostello (chiedendo a dei vigili), non mi scoraggio e decido di farmela tutta a piedi: arrivo in ostello quasi alle 22 dopo avermi ascoltato 3 volte di fila tutti gli mp3 che ho nel cellulare.
Trovo Mon, che mi racconta che oggi per ben due volte hanno cercato di rapinarla, fortunamente è sempre riucita a svignarla! Lei ha già centao, quindi esco in cerca di cibo solo per il quartiere.. È tutto chiuso, ci sono solo dei baracchini di cibo-spazzatura e per cambiare i tocca mangiare pane, palta e carne con la porta spalancata.
Vado a letto morto di freddo.

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