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Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 24 Luglio


















LUCE!

Ho dormito quasi bene ed il piano della giornata è molto più piacevole rispetto a ieri anche se mi tocca l'ennesima levataccia: alle 5 devo prendere il taxi per andare in stazione dove alle 6 mi aspetta l'autobus per Sucre.
La stazione è incredibilmente nuova e moderna, quasi non sembrerebbe Bolivia se non fosse per le annunciatrici: qui non c'è un impianto audio per annunciare la partenza dei bus come siamo abituati in Europa, il quale è sostituito da delle signore che si affacciano da dei balconi che letteralmente cantando avvisano i passeggeri riguardo le partenze e gli arrivi dei mezzi, l'effetto acustico con l'eco è incredibile.
Alle 9 sono a Sucre, la seconda capitale del paese (quella costituzionale, mentre La Paz è quella politica) e ritenuta la città più bella del Sud America.
Oggi è un giorno speciale, per la prima volta da dopo Buenos Aires posso camminare senza la fedelissima calzamaglia termica degli zii e probabilmente viste le prossime tappe del viaggio la posso salutare definitivamente: sei stata utile ma non credo che ti rimpiangerò!
Anche se gli orari esposti sulla porta indicano che dovrebbe essere aperto, il centro informazioni della città è clamorosamente chiuso, il signore del negozio accanto scorge la mia faccia sbigottita e scuotendo la testa mi spiega "Scusaci, purtoppo non siamo in Svizzera!". Vado quindi in un'agenzia turistica privata per farmi dare la cartina e qualche indicazione, un'impiegata gentilissima nonostante io non voglia comprare nulla mi aiuta molto cortesemente e addirittura mi lascia depositare gratis lo zaino.
Prima di iniziare il giro della città devo andare in stazione (in taxi perchè è a circa 10 km dal centro) per comprare il biglietto per il viaggio notturno a La Paz, voglio partire alle 19.30 per arrivare là alle 6 di mattina.
Purtroppo non si può pagare con carta di credito e sono rimasto quasi senza contanti, chiedo dove posso trovare un bancomat: il più vicino si trova nella piazza centrale! In preda ad un attacco di nervi prendo quindi un altro taxi per tornare in centro, prelevo e poi un altro ancora per ritornare in stazione. Finalmente ho il biglietto e posso iniziare tranquillo il mio giro turistico.
La prima impressione è straordinariamente buona: città coloniale, pulitissima, ordinata e con la splendida giornata di sole che ho la fortuna di beccare gli imponenti palazzi bianchi riflettono la luce facendo sembrare la città ancora più bella.
C'è una quantità incredibile di chiese, quasi tute bianche con il campanile colorato, ognuna di loro racchiude una miriade di tesori in oro e aregnto.
La gente è molto diversa, direi quasi europea se non fosse per il colore della pelle e gli occhi a mandorla, le ventenni non sono vestite con lane colorate, non trasportano figli in spalla ma sono truccate, vestite ale moda e addirittura hanno i fianchi stretti! Anche caratterialmente c'è molta differenza: mi ero fatto l'idea di un boliviano scorbutico e freddo, qui la gente è sorridente, molto socievole.
Alle 14 circa ho finito il tour della città e posso andare a mangiare qualcosa nel mirador (punto panoramico) della città, uno dei più belli che abbia mai visto.
C'è un'aria di primavera piacevolissima dopo tanto inverno e avrei voglia di cambiarmi per indossare qualcosa di più leggero ma purtroppo non ho Zainone con me.
Rimango nel mirador qualche ora, poi dopo il tramonto con molto anticipo torno in stazione (per l'ultima volta!) per prendere il bus.
Mi reco all'ufficio della compagnia per il check-in e mi aspetta l'ennesima sorpresa boliviana: il mio autobus è stato soppresso per insufficienza di passeggeri! Fortunamentamente sono ancora in tempo per prendere quello di mezzora prima, altrimenti avrei dovuto passare qui la notte!

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