Páginas

Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 2 luglio









ISLA DE CHILOÉ

Mi sveglio alle 6.30, ho dormito abbastanza bene sotto mezzo metro di coperte ma ho il naso congelato e scappo alla stazione, ho giusto il tempo di fare colazione.
Nelle tre ore per arrivare a Ancud (di cui mezzora in traghetto) dormo ancora, disturbato solo dai video clip di odioso raeggeton (al posto dei film) che passano negli schermi (anche qui come in Argentina negli autobus ci sono le casse, le cuffie sono un optional, quindi anche se NON VUOI ascoltare il film o i videoclip ti attacchi, e da qui si spiega perchè tuttii sudamericani qui e a Madrid mettono maleducatamente sempre gli MP3 nel cellulare in vivavoce rompendo i coglioni).
A mano a mano che ci avvicianiamo alla città scopro una cosa ineteressante: in Cile (nonostante l'apparente serietà delle compagnie di trasporto, del tipo schermo con minuti di guida dell'autista e bip acustico in caso di superamento dei 100 km/h) si può scendere OVUQNUE, anche in autostrada! Infatti la gente un po' alla volta si accorda su dove scendere con l'immancabile aiuto-autista e alla stazione degli autobus (che qui chiamano terminal) arriviamo solo in 5-6 persone.
Compro subito il biglietto per tre ore dopo per vedere l'altra città importante di Ciloè: Castro, quella delle palafitte.
Faccio il giro di tutto il capoluogo in circa due ore (per questo mi piace girare da solo), mangiando nei baracchini varie specialià cilene spendendo meno di 2 euro (altro motivo per non viaggiare con i gruppi organizzati). Ancud è veramente carina (specie oggi che c'è il sole), è piena di casette colorate molto curate e cani randagi, c'è anche una bellissima spiaggia in mezzo alle rocce, ma l'acqua oceanica è troppo fredda per i miei gusti (specie con 10 gradi al sole)!
Finisco al mercato del pesce e della frutta e riesco a vedermi il secondo tempo di Brasile-Olanda, vince l'Olanda e tutti festeggiano (il Brasile aveva eliminato il Cile).
Vado quindi a Castro, non è un granchè, però le palafitte (tutte colorate) sono veramente particolari e merita la pena vederle una volta nella vita.
Alle 17 prendo l'autobus di ritorno per Puerto Montt, è gonfissimo e l'autista continua a fermarsi per fare salire altra gente, a un certo punto tutto il corridoio centrale si riempie di persone in piedi (in un pullman!). C'è una puzza di cozze incredibile e il vecchio vicino a me puzza da fritto in una manera inverosimile e continua a parlarmi, insopportabile. Per fortuna dopo mezzora scende.
Arrivo a Puerto Montt alle 21 circa e mi compro il biglietto per Bariloche: non si può viaggiare di notte per via della frontiera, che è aperta solo dalle 8 alle 23 e quindi mi tocca partire alle 8 e arrivare alle 17 (altro giorno perso) e dormire di nuovo nella residenza marcia! Mi vado a mangiare un piattone di riso, pollo e insalata (con palta, ovviamente) e vado a letto, con la solita solfa Sud Africa 2010 a tenermi compagnia.

Nessun commento:

Posta un commento