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Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 27 Luglio

UN PO' DI RELAX

Oggi finalmente ho una giornata tranquilla: devo solo andare a recuperare la T-shirt ricordo del tour in mountain bike presso l'agenzia, prenotare il viaggio per la giungla e visitare le ultime cose di La Paz.
Recupero la maglietta e vado nella stessa agenzia di Eneritz per poter fare il tour nella selva con lei, per puro caso c'è anche lei, ma faccio appena in tempo a salutarla visto che lei andrà fino a Rurrenabauqe (la città boliviana più vicino all'Amazzonia) in autobus, mentre io prenderò un aereo nel primo pomeriggio.
Ho l'aereo alle 15, quindi faccio l'ultimo giretto per La paz, visito il museo della coca (non troppo emozionante: solo foto!), mangio e prendo un taxi per andare in aeroporto, il più alto del mondo.
Faccio il check-in, poi circa dieci minuti prima della partenza perdo il biglietto aereo! Per fortuna la ragazza strappa-biglietti del gate è esattamente la stessa riciclata del desk della compagnia, quindi mi riconosce e mi lascia passare.
L'aereo è di soli 18 posti, minuscolo e una volta decollato al primo soffio d'aria sbalza come se fosse un fazzoletto di carta! Il volo comunque è piacevole, siamo partiti cosí alti che quasi sembra di volare a pochi kilometri da terra mentre le ali sembrano sbattere contro le altissime vette boliviane, ma la cosa migliore di tutte è l'atterraggio: completamente nella giungla! Non ci sono hangar, altri aerei, tecnici, ma solo palme e altra vegetazione tropicale, l'"aeroporto" è una capanna, senza bar, ristoranti, sale d'attese, solo una stanza per il check-in e un'altra per la biglietteria.
Scendo dall'aereo completamente incantato dal paesaggio, finora la giungla l'avevo vista solo nei film, per me è uno spettacolo incredibile. Inoltre, per la prima volta nel mio viaggio fa veramente caldo! Siamo oltre i 25 gradi!
Il biglietto aereo include il passaggio in bus dall'aeroporto al centro, quindi appena recuperato il bagaglio direttamente da un furgoncino (non ci sono nastri!) mi dirigo con gli altri passeggeri in città.
Rurrenabaque è fantastica: poche stradine sterrate in mezzo alle palme, sembra tutto selvatico nonostante i numerosi hotel e ristoranti turistici. Mi viene una voglia terribile di mojito.
Appena sceso dal bus un gigantesco e sorridente signore in scooter grida il mio nome: è il padrone dell'agenzia locale operatrice che mi deve far sbrigare delle pratiche. Per accompagnarmi al suo ufficio mi fa salire dietro in motorino: mi sembra di vivere in un'altra dimensione.
Cominciano a scarseggiarmi vestiti puliti, avrei bisogno di fare una lavatrice ma è tardi e domani mattina parto per il tour in prima mattinata e non riuscirei a passare in lavanderia per recuperarli.
Cerco quindi un albergo, mi sento così a mio agio in questo posto che per una volta (visti i prezzi) non voglio ostelli in camerata comune, voglio tranquillità e godermi la natura di questo meraviglioso paesetto in una camera tutta per me. Ne trovo uno un po' spartano ma incredibilmente unico: poche camere ma gigantesche, tutto di mattoni e legno, i tetti sono di paglia, ci sono porte ma non finestre, o meglio non ci sono vetri e balconi, ma solo enromi tende per coprire dei cornicioni quadrati nelle pareti che danno a una vista spettacolare sul fiume.
Lascio giù i bagagli e dopo quasi UN ANNO posso andare a cena in costume e ciabatte! Dopo un po' di Internet torno nella mia super camera per addormentarmi ascoltando i grilli e gli uccelli notturni, che pace!

2 commenti:

  1. Alla fine del viaggio richiediamo la classifica dei:
    - 5 posti per cui vale la pena visitare il sud america (del tipo bocca aperta per 10 minuti di fila)
    - 3 cibi migliori
    - 3 ostelli peggiori
    - 3 spostamenti peggiori
    Grazie. ;-)

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  2. Non vi preoccupate, l'avevo già pensato anche dei tour guidati, essenziali in Sud America!

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