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Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 30 Luglio







I DELFINI ROSA

Dopo l'ultimo straordinaria colazione del nostro caro cuoco, alla quale mi devo subito disabituare per non deprimermi una volta tornato alla realtá, andiamo di nuovo alla zona dei piraña di ieri per riprovare a pescare. Anche stavolta non abbiamo fortuna, solo dopo quasi un'ora Quique riesce a pescarne uno, giusto per fare qualche foto.
Lo sfortunato pesciolino poco dopo diventa spuntino per un caimano grazie al coraggio della nostra guida che, avvicinandosi ad un esemplare di dimensioni importanti glielo dà in pasto per farci ascoltare il suono della chiusura delle fauci: un botto impressionante.
Prima del pranzo abbiamo tempo per l'ultimo bagno nel fiume, stavolta in compagnia di uno dei più rari ed incredibili pesci del mondo: il delfino rosa.
Dopo averne avvistato due adulti ma non essere riusciti a toccarli per la loro velocità abbiamo la "triste fortuna" di vederne uno bebè nella bocca di un avidissimo caimano affamato.
Ci asciugamo e andiamo a pranzo, prepariamo tutte le nostre cose e ripartiamo per Rurrenabaque con molta fretta, tutti (eccetto il giapponese) abbiamo l'areo per La Paz alle 18.00.
Arriviamo in ritardo e il personale di terra del minuscolo aeroporto ci rimprovera, tra noi e i nostri vicini di bungalov occupiamo 15 dei 19 posti disponibili dell'aereo.
Alle 18.30 siamo a La Paz, ed io ed Eneritz decidiamo di seguire le cilene al loro ostello per finire in bellezza i tre giorni di giungla.
L'ostello è un po' caro, ma è senza alcun dubbio il più bello e (relativamente) lussoso di tutto il viaggio. L'unica pecca è l'atmosfera: ancora una volta schifosamente inglese.
Dopo un paio di birre ci salutiamo e andiamo a letto, purtroppo tutto ciò è bello dura poco e questo grandissimo gruppo ora deve seprarsi: le ragazze andranno alla Carretera della muerte, io ed Eneritz a Copacabana.

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