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Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 6 Luglio





Ultimo giorno a Bariloche (finalemnte).
Mi sveglio alle 9.15 e parlando con il ragazzo italiano (di cui adesso so il nome, Daniele) scopro che mi son perso la cosa migliore di Bariloche (ma che quasi nessuno visita perchè è abbastanza fuori città e complicato arrivarci tra autobus e traghetti): il bosco de los Arrayanes, una foresta meravigliosa con una specie di alberi unica al mondo (guardate le foto su Google o Flikr per farvi un'idea). Pazienza, anche se mi sa che me lo perderò per tutta la vita, visto che dubito che tornerò a Bariloche.
Ho l'autobus alle 13.30 per Mendoza, quindi ne approfitto per fare un giro in città: vado a visitare le cioccolaterie di Bariloche, ci sono vere e proprie opere d'arte e cioccolatini di tutti i tipi, mi viene l'acquolina in bocca però non provo nulla, troppa pigrizia e voglia di risparmiare.
Voglio comunque provare la colazione del campione tradizionale: cioccolata calda con churros con dulce de leche (il mou, che qui in Argentina è il dolce nazionale, si mangia ovuqnue e con qualsiasi cosa). Trovo un bar che promette bene: come sempre la cioccolata calda si rivela una merda (puah), i churros buoni ma terribilmente pesanti (tra frittura e dulce de leche sono una vera bomba).
Mi faccio la spesa per i viveri per il lungo viaggio che mi aspetta e torno in ostello, qui prenoto l'ostello per Mendoza (costa meno del 50%!, il Nord è molto più economico!) e vado in stazione.
Prendere l'autobus per andare in stazione centrale è una vera impresa! Ci sono fermate ovunque ma nessun cartello riporta il numero della linea, bensí un semplice "trasporto urbano", mi metto sotto un cartello sbaracciando ma nessun autobus si ferma, dopo quasi 20 minuti di inutili tentativi decido di spostarmi di 200 metri più avanti, stesso cartello e stessa strada, ma magia, qui al primo colpo il mio braccio alzato funziona, arrivo in stazione con 10 minuti di anticipo.
Si parte puntuali, sono nel piano superiore e c'è una puzza pazzesca da salame, nulla da segnalare durante il viaggio, tranne la presenza di 4 ragazze olandesi esultando per i gol dell'Olanda in semifinale contro l'Uruguay (aggiornate da qualcuno in patria vis SMS, visto che non c'è né TV né radio tra una città e l'altra), che divertenti, alla fine della partita si mettono a cantare canzoni in olandese disturbando la quiete dell'autobus, grandi!
La giornata finisce bene con la proiezione in V.O. di "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (film che adoro), poi gonfio il mio cuscino da viaggio, metto paraocchi e tappi e prendo sonno.

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