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Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 17 Luglio








ADIÓS ARGENTINA

Ho messo la sveglia alle 10 e il cellulare non si è aggiornato automaticamente (in Argentina è un'ora in più e quindi con il viaggio ne ho perso una), quindi in realtà sono le 11, tardissimo, voglio vedere Salta e andarmene da qui al più presto.
Esco di casa con il tedesco, si chiama Felix, parlando del più e del meno capiamo che condivideremo qualche giorno di viaggio, anche lui è diretto in Bolivia.
Vistiamo la città, nulla di speciale ma sicuramente buona rispetto alla media, andiamo anche al museo delle mummie bambine, incredibile il loro stato di conservazione (anche se esposta ce n'è solo una), sembra viva, nulla a che fare con quelle delle altre culture.
Per pranzo andiamo a mangiare quella che probabilmente sarà l'ultima vera grigliatona di carne del nostro viaggio.
Verso le 17 andiamo a prendere gli zaini e ci rechiamo in stazione dove ci aspetta l'autobus per Jujuy.
Alle 19 circa arriviamo a Jujuy e rimaniamo allibiti: in solo un'ora di autobus tutto il mondo è cambiato, non sembra più Argentina: la cosa, nonostante lo stupore, mi turba un po', non ho potuto "salutare psicologicamente" l'Argentina, non ero preparato a questo, e anche se finalemnte comincia la vera atmosfera che da tanto aspettavo sento nostalgia. Sono sparite le facce europee, le donne indossano tutte un cappello e delle gonne gigantesche, hanno un culone enorme e trasportano sacchi pesantissimi.
Sotto una bella nevicata arriviamo in ostello verso le 20 e dopo una cena a base di empanadas (che anche quaste saranno le ultime) stendiamo il programma per domani: vogliamo vedere la famosa Qubrada de Huamuaca, ossia una strada diritta di circa 100 km verso la Bolivia che passa per Purmarca (dove c'è la montagna dei 7 colori, la meraviglia argentina del Nord), Tilcara (forse le migliori rovine incas del paese) e Huamahuaca (il paesetto più importante della quebrada). Andare con un tour organizzato ci costerebbe circa 120 pesos, andando per gli affari nostri montando e scendendo 3 volte dall'autobus che percorre la strada solo 20, inoltre per guadagnare tempo vorremmo arrivare di notte ancora più in là, fino all'ultimo paese argentino in assuluto, La Quiaca. Discutiamo il piano con il ragazzo dell'ostello e ci scoraggia, secondo lui l'impresa è impossibile.
Andiamo a domrire presto, domani sarà veramente dura.

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