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Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 30 Giugno






SPERIAMO DI FARCELA

Sveglia ore 7.00, scendo di corsa per sapere se l'autobus alla fine parte, la ragazza della reception che imita tutto quello dico perchè le fanno ridere le espressioni spagnole, chiama in stazione: oggi sole e si può circolare! Yuppy!
Saluto Eric, è stato un buon compagno in questi gironi e casualità, vengono anche le gelide smorte tedesche.
Arriviamo in stazione e arriva il momento di pagare il biglietto, non si accettano carte di credito (terzo mondo su ste cose l'Argetina) e indovinate un po'? Mancano 5 minuti alla partenza, non posso andare a prelevare e la cena di ieri mi ha prosciugato le tasche, ho solo 40 pesos degli 80 necessari. Succede una cosa che non mi sarei mai aspettato: una delle due tedesche mi dice che mi può prestare i soldi, incredulo accetto e mi pento amarante di averle chiamate nella mia mente "gelide smorte tedesche", che gentili, veramente.
Si torna quindi in Cile (anche se in realtà c'ho solo transitato e non ho ancora visto nulla), precisamente si va a Puerto Natales per vedre il parco nazionale Torres del Paine. Non era prgrammata la visita a questo parco naturale, però il ragazzo francese di Puerto Msadryn mi ha mostrato delle foto del parco e mi ha convinto ad andare. Stavolta il viaggio va di lusso, solo 5 ore! Ormai è come dire Vicenza-Padova in treno. Inoltre avrò la fortuna di attraversare la Carretera Austral (l'ultima grande strada del Sud America), famosissima per i suoi incredibili panorami.
Nelle foto si può intravvedere qualcosa e in omaggio vi ho lasciato una foto della tazza del bagno dell'unico "autogrill" di questa lunghissima strada.
Alle 9.30 esce il sole, è un giorno spettacolare, ma giusto dopo aver passato la frontiera con il Cile comincia a piovere (nel centro-sud del Cile piove il 68% del tempo tutto l'anno). Arriviamo a Puerto Natales, le escursioni per vedere il parco partono tutte le alle 8 di mattina, quindi ci fiondiamo nel primo Internet café che troviamo per vedere le previsioni per i prossimi giorni: diluvio domani, dopo domani e dopo dopodomani.
Decidiamo quindi di andarcene per non sprecare giorni preziosi: le ragazze devono andare a Lima e l'aeroporto più vicino è a Punta Arenas,la città più a sud del Cile e l'unica munita di aeroporto in Patagonia Cilena, a circa 3 ore di autobus; io dovrei andare a Puerto Montt (centro-sud Cile, a circa 2000 km) e siccome dovrei attraversare il deserto patagonico mettendoci da Puerto Natales circa 2-3 giorni in autobus, mi viene in mente il consiglio del bulgaro conosciuto a Puerto Madrtyn "in Cile i voli costano molto menoperchè non c'è monopolio!" (in Argentina sono ultracrai, tipo 200 euro 1000 km) e decido di tentare la fortuna e seguirle, una volta arrivato vedrò quanto costa il volo Punta Arenas-Puerto Montt.
Fortunamente c'è un autobus per Punta Arenas ogni ora, prendiamo i biglietti e vado al supermercato a mangiare una empanada (in Cile più grandi e sostazniose) e raggiungo le ragazze in stazione.
Alle 16 siamo a destinazione, una signora ci propone una sistemazione molto economica in un hostal in camera da tre, io resto un po' titubante ma le ragazze insistono per farmi stare con loro (che gentili, io pensavo di importunare, di nuovo scusa per chiamarvi gelide e insipide) e paghiamo tipo 6 euro a testa.
L'hostal, diciamocelo chiaramente, è proprio una merda, ma per una notte mi adeguo, il pavimento è tipo di plastica e rimbomba e vibra coi passetti dei barboncini della padrona, ma cosa molto più importante e fastidiosa, la porta centrale del corridoio che dà alll'esterno è spalancata, e col freddo che fa la sensazione non è proprio piacevole.
Almeno c'è Internet, mi metto subito alla ricerca di un biglietto aereo per il giorno dopo. Trovo un'ottima offerta per volare a Puerto Montt ma il sito dell'anteguerra di Sky Chile non mi accetta la carta di credito e non riesco a pagarlo. Cerco quindi un'agenzia di viaggi ma è tardi e sono già tutte chiuse, chiedo quindi aiuto alla padrona dell'hostal, chiama a casa il ragazzo dell'agenzia del quartiere (viva i paesetti piccoli!) e le dice che posso fare il biglietto direttamente in aeroporto fino a un'ora prima del volo. Il volo ce l'avrei alle 6.30, quindi per sicurezza dovrò essere là alle 5, ma che bello, ennesima levataccia!
Verso le 8 esco con le ragazze a cenare, facciamo un giretto per Punta Arenas (città veramente insignificante) e finiamo in un ristorantino coloratissimo (con un simpaticissimo cartello, vedere foto), dove mangiamo super tipico e molto bene, il prezzo è onestissimo, circa 15 euro.
Decidiamo di andare a bere qualcosa e non so come finiamo in un locale di latino-americano con la musica altissima, reggiamo il tempo di una birra.
Tornati all' hostal chiedo alla signora se può prenotarmi un taxi per le 4.40, gentilemnte telefona alla centrale, mi dice che mi costerà solo 5000 pesos cilenos (circa 9 euro) e che si occuperà lei di svegliarmi domani mattina: non mi fido assolutamente, metto la sveglia e poi a nanna, mi restano solo 3 ore e mezza di sonno a disposizione.

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