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Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 25 Giugno




Dopo aver dormito quasi di gusto alle 9 arriviamo a Rio Gallegos.
Scendiamo dall'autobus (io ed Eric)e montiamo in quello che ci porterà a Ushuaia con il relativo cambio di bagagli, fa un freddo porco! Il nuovo autobus, sembra del 1965, che bello, dovrò starci per solo 12 ore! Sono rincoglionito dal freddo e dal sonno, cerco il mio sedile e quasi mi spacco la testa contro la TV messa in mezzo al corridoio, pazzesco, da denunciare, impreco in italianao e tiro un pugno a quella cassa di legno di merda che sorregge quello schermo che in Italia neanche mia nonna teneva in casa. Questa volta non ho sedile-letto, è un sendile normale con un poggia gambe.
Per arrivare a Ushuaia dobbiamo entrare in Cile (passare quindi due frontiere, Argentina e Chile) per poi rientrare in Argetina (quindi in totale quattro controlli di docuemnti e passaggio ai raggi-X dei bagagli, due coglioni!!!) e poi siccome la strada non è continua bisognerà prendere un ferry per attraversare un canale. Per strada la notte arriva prestissimo, alle 17.00 è buio, arriviamo a Usuaia alle 20.00.
Scendo finalemnte dall'autobus, mi assalgono due signore per cercare di rifilarmi un hostal nelle vicinanze ma io ho già prenotatao e pagato la prima notte altrove, Eric va con loro. Mi spiegano dov'è il mio ostello, circa 1.5 km a piedi in salita: non mi scoraggio e non prendo il taxi.
Ci sono quasi -10 gradi, è tutto gonfio di neve e i marciapiedi sono ghiacciati. Comincio la "scalata", sono in All-Star, i piedi mi si congelano in 5 secondi, l'aria è talemnte fredda che col fiatone che immediatamente mi viene (caro Zainone di 15 chili sulle spalle) ad ogni respiro mi sento penetrare da 1000 aghi nei polmoni, finalemnte arrivo (dopo aver chiesto informazioni a mille indigeni). Check-in, che bello, non c'è quasi nessuno e sono in camera da solo e c'è l'impianto di riscaldamento a pavimento, quasi ricomicio a sentire i piedi!!!
Esco a mangiare 3-4 empanadas, gnam, le migliori finora, è tutto stile paesetetto di montagna dimenticato da Dio, che strano... chiudete per un momento gli occhi e immaginatevi cos'è per voi il Sud America.. bene, Ushuaia è tutto il contrario! Freddo, neve, e casette in legno col focolare, sembra quasi Alto Adige! Da domani due cose sicure: calzamaglia e scarpe da monatagna (Quechua da 12.90 €, W Decathlon!)
Sono le 23, dopo aver navigato un po' con il computer distrutto dell'ostello con la tastiera senza A e barra spazio, vado a nanna, domani andrò al parco nazionale della fine del mondo!

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