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Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 27 Giugno






QUASI ALL'ANTARTIDE

Ancora Ushuaia e ancora buio fino alle 10 di mattina, oggi tocca alla navigazione del canale Beaggle. Faccio un giro per il porto per vedere l' offerta piü conveniente e di nuovo mi tocca spendere una barca di soldi (circa 30 euro) per l'escursione. Finisco con due ragazzi francesi, un argentino e uno yankiee molto simpatico che parla spagnolo quasi come un argentino, incredibile. Saliamo in barca, c'è un fusto di birra artigianale a disposizione, molto buona davvero, si può bere quanto si vuole.
Andiamo a vedere un'isoletta popolata solo da leoni marini, sono ciccioni, ruggisco, ruttano, sembrano proprio stupidi, ci avviciniamo tantissimo e nonostante la voglia di tirargi uno sberlone dobbiamo rimanere seduti sul bordo della nave per non spaventarli, perchè per loro un uomo in piedi è una minacia.
La guida è un ragazzo abbastanza preparato pero con gravi lacune lacune culturali, del tipo "cos'è Rapa Nui?" (l'isola di Pasqua) e ci spiega che hanno rapporti sessuali solo una volta l'anno e quando arriva la stagione della riproduzione il maschio ha talmente tanta voglia che anche se la femmina sta allattando i cuccioli lui non si ferma e buttandosi letterlamente su di lei per procreare li schiaccia e rischia di massacarere tutto il "lavoro" dell'anno precedente.
Poi andiamo in un'atra isola, quella che fino a cento anni fa era stata abitata per circa 7000 anni dagli Yamani, i quali dopo la missione anglicana del 1859 poco a poco scomparvero in solo un secolo per colpa dele malattie portate dall'Europa(dai 3000 yamani iniziali, oggi ne resta solo uno, una donna di 80 anni).
Per concludere la navigazione passiamo per il faro chiamato erroneamente "della fine del mondo", poichè il vero faro è a parecchi kilometri da Ushuaia (l'equivoco nasce dal romanzo 20000 leghe sotto i mari di Giulio Verne).
Si torna di fretta al porto, perchè c'è la partita Argentina-Messico, e come vi dicevo la gente qui senza calcio muore.
Vado all'ostello dei miei compagni di gita per vedere la partita, sono quasi tutti argentini e purtroppo l'Argentina vince 3-0, me ne vado infastidito da quel branco di pecore che osannano Maradona.
Devo comprare il biglietto del bus per andare a El Calarte domani, passo quindi per l'agenzia di viaggi del paese (non c'è nessuna stazione :S), come sospettavo mi aspetta una levataccia: il bus parte alle 5 di mattina.
Tornato in sotello, mi metto d'accordo via chat con Eric per andare a cenare insieme.

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