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Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 26 Giugno







LA FINE DEL MONDO!

Mi sveglio alle 8 per poter sfruttare le poche ore di luci invernali di Ushuaia e faccio colazione. Aspetto con ansia il sorgere del sole e mi scontro contro una dura realtá: qui non c'é sole prima delle 10 di mattina! Vado a naviagre un po' per passare il tempo.
Con i primi raggi mi dirigo alla piazza principale del paese per prendere un pulmino che mi porterà al parco nazionale "Del Fin del Mundo".
Giusto oggi il prezzo del biglietto andata-ritorno è passato dai 50 pesos ai 70, che fortuna!
Il pulmino parte immediatamente, ci sono con me due ragazze tedesche e delle signorine argentine.
L'autista ci porta fino alla fine della strada Nacional numero 3, l'ultima strada del continte! Ci da due opzioni di ritorno: per i pigroni, ripasserà lì tra 4 ore, per i bravi ci verrà a prendere al bar del parco che è a circa 6 kilometri. Ovviamente opto per la seconda possibilità, non posso perdermi la scampagnata sulla neve, specialmente se è il 26 di Giugno!
Comincio a far foto e mi ritrovo in pochi minuti completamente solo, c'è una pace incredibile, prendo il sentiero per arrivare al bar e mi perdo un paio di volte, quasi non ci sono cartelli e la cartina che mi ha lasciato l'autista è uno schizzo del parco molto approssimato fatto a mano.
Dopo aver rischiato la vita una ventina di volte (senza esagerare) per gli innuerevoli scivoloni (6 km di ghiaccio con le scarpe Quechua), arrivo soddisfatto al bar verso le 14. Alcune zone del parco sono completamente desertiche: anni fa il castoro della riserva era in via d'estinzione e degli scienziati decisero di risolvere il problema con l'introduzione di 25 esemplari. Siccome nel parco non ci sono predatori i castori cominciarono a moltiplicarsi senza controllo e ad abbattere con i loro dentoni ettari di alberi! Che storia!
Muoio di fame e non ho cibo, mi tocca mangiare al bar a prezzi europei. Un'ora dopo prendo il pulmino per tornare indietro, ci sono anche le tedesche.
Arrivato in ostello scopro che non sono più da solo: è arrivato un ragazzo americano che solo a guardarlo in faccia mi sta sui coglioni.
Per cena vado a mangiare una delle peggiori pizze della mia vita (gli argentini non hanno imparato nulla di cucina dagli italiani nonostante le influenze).

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