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Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 3 Agosto













DOCCIA E LETTO!

Alle 6 spaccate l'autobus parcheggia nel piazzale della stazione di Cusco.
É chiaramente alta stagione, mai finora nel mio viaggio avevo visto una concetrazione cosí alta di turisti e non é tutto: come dal nulla ricompaiono connazionali! A quanto pare gli italiani cercano solo il turismo facile, bastano due minuti di taxi per accorgersi che Cusco é una cittá completamente diversa rispetto a tutte le altre mete sudamericane: strade perfettamente asfaltate, alberghi di lusso, ristoranti elgantissimi, un miriade di agenzie ed indicazioni tradotte in inglese.
Una volta arrivato in centro cerco subito un ostello, quelli consigliati dalla guida sono tutti pieni ma non impiego molto a trovarne uno veramente fantastico a buon prezzo, uno dei migliori di tutto il viaggio.
Sono appena le 7 e non posso ancora entrare in camera (dovrei aspettare le 11), ma spiegando alla simpatica ragazza della reception la mia situazione mi lascia immediatamente farmi una doccia e cambiarmi. Dopo mezzora di acqua bollente mi sento completamente rigenerato, ma la festa dura poco perché adesso devo risolvere un altro piccolo grande problema: non ho né mutande, né calzetti, né panatoloni, peró mi restano una maglietta pulita e il costume da bagno. Per fortuna c'é un gran sole e posso stare in costume e ciabatte senza tremare di freddo. Vado immediatamente in lavanderia, qui il servizio é espresso: in poche ore praticamente tutta la biancheria del mio zaino sará lavata e stirata.
Posso quindi fare colazione con tranquillitá, visitare un po' Cusco e organizzarmi i miei prossimi nove giorni in questa cittá.
Innanzitutto vado a farmi una specie di abbonamento turistico per poter risparmiare sugli ingressi per tutti i vari siti archeologici e musei della zona, poi mi rimbocco le maniche e mi immergo nelle vie delle agenzie preparandomi psicologicamente a contrattare il piú possibile vista la vastitá delle offerte a disposizione per l'Amazzonia e Machu Picchu.
Sarebbe noioso raccontarvi quattro ore di trattative con le agenzie sfogliando chili di cataloghi di escursioni, quindi vi riassumo a grandi linee l'agenda dei prossimi giorni: domani partiró per Machu Picchu, un giorno in bici, due a piedi in mezzo alla giungla e uno di visita allerovine, quando torneró visiteró il Valle Sagrado (la valle sacra inca) per poi passare gli ultimi quattro giorni nella foresta. Devo ringraziare una giovanissima guida, un ventenne di nome Omar, conosciuto per caso fuori da un bar, il quale inspiegabilmente mi ha aiutato tantissimo a negoziare con le agenzie senza ricevere nulla in cambio.
Oggi pomeriggio voglio andare a vedere le rovine inca fuori Cusco, specialmente Sacsayhuaman, la fortezza sacra di Cusco quando ancora era regnata dagli inca. Vorrei andarci a piedi ma purtroppo sono giá le 13 e non farei a tempo a vedere tutte le rovine prima del tramonto, devo quindi prendere a malincuore un tour guidato: il prezzo é irrisorio ma l'idea di andare con un branco di turisti vecchi e sovrappeso mi fa ribrezzo!
Devo prendere il pullman al volo, giusto il tempo di comprare un po' di cibo ed acqua. La guida é una giovane studentessa di storia molto preparata, ma alla prima delle sei soste (una cattedrale in cui non entro perché non é inclusa nell'abbonamento) il tour diventa giá un inferno: i miei "compagni" sono lenti, non rispettano gli orari e continuano a perdersi.
Poco a poco usciamo dall cittá e visitiamo i cinque siti archelogici della provincia: Sacsayuhuaman appunto (veramente maestoso, per molti dá filo da torcere a Machu Picchu), Kenko, Tambomachay, Puca Pucara e Koricanchae (gli antichi bagni inca dove si puó bere l'"acqua dell'eternitá").
Il tour in sé sarebbe molto interessante grazie alla preparazione della guida ma purtroppo la lentezza degna di un bradipo dei miei "compagni" é veramente insopportabile e rende il tour per me un vero incubo.
Grazie a tutti i ritardi accumulati torniamo a Cusco circa un'ora e mezza piú tardi rispetto a quanto stabilito.
Sono giá le 19.30 e ho giusto il tempo per un po' di Internet e una cena rapida, poi torno in ostello per preparare Zainino per il tour di domani (visto il programma devo stare il piú leggero possibile!).
Non faccio nemmeno a tempo ad aprire Zainone che mi assale un terribile flash: i vestiti in lavanderia!
Corro come un disperato sperando che la lavanderia sia ancora aperta, ormai tutti i negozi sono chiusi: sono fortunato, la signora é ancora lí ad aspettarmi.
Torno quindi in ostello e preparo tutto il necessario per Machu Picchu, poi finalmente posso dormire in pace dopo forse i tre giorni piú duri di viaggio.

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