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Benvenuti!

Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 10 Agosto














IN TENDA!

Sveglia ore 6.00 e colazione alle 6.30. Adoro le colazioni sudamericane, sono dei veri e propri pasti.
Si aggiunge un altro membro al nostro equipaggio: Amaparo, una signora che si occuperà di cucinare in questi tre giorni.
Andiamo a visitare una piccola casetta in mezzo alla casetta dove vivono una simpatica signora, due pappagalli chiacchieroni e un piccolo cinghialino selvatico addomesticato incredibilmente affettuoso. Dopo neanche mezzora di pulmino arriviamo al porto e saliamo in barca per addentrarci nel cuore della foresta Amazzonica. A differenza della Bolivia il fiume che navighiamo in lancia per circa due ore (Río Madre de Diós) si estende per centiania di kilometri ed è largo almeno una trentina di metri. Attracchiamo in una zona di camping (una specie di capannona di legno e foglie di palma per poter montare le tende riparati dalla pioggia, anche se nel nostro caso non siamo a rischio vista la stagione secca) e dopo esserci sistemati all'ora di pranzo mettiamo alla prova la nostra cuoca, la quale supera ampiamente le aspettative di tutti. Dopo aver digerito ci mettiamo gli stivaletti e partiamo per una piccola passeggiata in mezzo alla giungla. Cammino facendo la guida ci mostra e spiega molte piante medicinali ed altre cose interessantissime riguardo le incredibili proprietà della flora tropicale (non potete immaginare quanta acqua potabile ci sia in una canna di bambù!).
Il sentiero sfocia in una magnifima cascata, una veduta mozzafiato da film, ma è ancora più interessante per me vedere come uno dei due nostri giovanissimi (non più di 16 anni) piloti della lancia che ha voluto seguirci riesce ad arrampicarsi per salire in cima alla cascata, a costrursi degli arpioni rudimentali con due rami ed alla dimestichezza con cui usa il machete per tagliare le piante.
Per lavarci ci facciamo tutti un bel bagno in una piccola laguna termale, poi alle 18.30 si cena.
Il camping oltre al riparo dalla pioggia non offre altri servizi, quindi nel più totale isolamento (cosa a cui non riesco mai ad abituarmi, voglio birra, luce ed Internet!) alle 19.30 ci accomodiamo nelle rispettive tende, sono assieme ai due ragazzi olandesi e vista la dimensione della tenda e la durezza del "materassino" si prospetta la dormita più scomoda del viaggio!

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