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Ciao a tutti!



Visto le numerose richieste di aggiornamenti da parte di amici e non, ho deciso di raccogliere tutti gli aneddoti, i pensieri e le disavventure che mi sono capitate in un questo lungo viaggio in modo da tenervi informati e perchè no, un giorno rileggere questi appunti e capire perchè quella volta, nell'estate 2010, ho deciso di visitare il Sud di questo enorme continente.

Clicca qui per vedere il mio itinerario.

Spero vi piaccia, buona lettura!

P.S. Per chi non avesse dimestichezza con i blog: bisogna leggerlo dal basso verso l'alto!!!

Giorno 21 Agosto







CAFFÈ E MARGARITA

Alle 10 arriviamo a San Cristóbal de las Casas, capitale dello stato federale delle Chiapas, e non appena usciamo dalla stazione veniamo assaliti da un esercito di PR di ostelli che uno ad uno da bravi rappresentanti cercano di rifilarci una stanza mandandoci in confusione tra così tante offerte. Scegliamo quella che sembrerebbe essere la sistemazione più internazionale e giovanile, nonchè la più economica.
In 10 minuti di taxi (incluso nel costo della prima notte) raggiungiamo l'ostello. Per la prima volta siamo in camerata comune con altre persone. Con noi c'è una cinese-francese di 41 anni, la persona più schizzinosa e delicata che abbia mai conosciuto, inspiegabilmente finita in un ostello della gioventú.
Dopo aver rubato gli avanzi della colazione che oggi non ci spettava usciamo a visitare la città, approfittandone per comprare i biglietti dei pullman per la prossima destinazione (Palenque) e confrontare i prezzi delle varie agenzie per l'escursione di domani (il Cañón del Sumidero, il famosissimo burrone).
Oggi non ci possiamo permettere il lusso di scegliere un ristorante per pranzare: verso l'una il tempo (e qui fa molto più fresco, tipo montagna d'estate) ci punisce per l'ennesima volta con un diluvio e dobbiamo rifugiarci nel primo bar a portata di mano. Stanco di tacos, fajitas ed enchiladas stavolta opto per una bella e semplice braciola, seppur sempre ben condita con salsine piccanti.
San Cristobal è molto carina ma personalmente non mi entusiasma, è una specie di Taxco in formato città, bei vicoli vivaci e colorati, strade strette e in pendenza, insomma il tipico standard messicano.
Dopo l'acquazzone pomeridiano rispunta il sole, continuiamo la nostra passeggiata e ci prendiamo un po' di relax con un buonissimo caffè delle Chiapas e alcuni chicchi di cacao tostati.
Prima di cena finalmente abbiamo l'onore di assaporare un vero margarita, fantasticamente indimenticabile, anche se sembra poco credibile qui in Messico è abbastanza complicato trovare un bar che serva dignitosamente questo cocktail.

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